Zlatan (2o21) SVE di Jens Sjogren
Una storia vera sul ragazzo di Rosengård che non aveva nulla, ma che ha ottenuto tutto. Con il talento, il duro lavoro e nonostante le battute d’arresto ha osato credere in se stesso e nel sogno della sua vita.
In patria Ibrahimovic è una leggenda ed il suo libro un vero best seller (non è stato molto di meno in Italia). Il personaggio, bigger than life, si presta ad una fiction e così è stato. Il regista ha posto accento sull’infanzia e l’adolescenza e problematica del calciatore, concludendo l’opera con l’ingaggio alla Juventus. Ha poi accennato alle dinamiche familiari, alle condizioni di vita emarginanti che ha dovuto affrontare ma senza mai allargare lo sguardo al contesto sociale, alla situazione complessiva.
Molti primi piani, la faccia cattiva di Rushiti e poco più. Scivolare nell’agiografico era un attimo, ma qui si è attinto ai clichè spianando una storia che poteva essere un pochino accidentata. Il trucco dei flashback e dei diversi piani temporali è un già visto a tutti i livelli