Vi presento Christopher Robin (2017) UK di Simon Curtis
A.A. Milne è un famoso scrittore. Dopo aver partecipato alla prima guerra mondiale sul fronte è tornato a casa cambiato, svuotato psicologicamente, senza più ispirazione. Trasferitosi in campagna contro il volere della moglie, scopre un rapporto intimo con il figlio che gli ispira la creazione del personaggio di Winnie The Pooh e di tutta la popolazione del bosco dei 100 acri. Tutti sono felici, tranne il bambino, il vero Christopher Robin.
Biopic malinconico di un uomo che ha incantato milioni di bambini con il dolce orsetto Winnie ma non ha saputo comprendere i sentimenti di coloro che gli stavano vicino. Le sue difficoltà sono addebitate agli effetti traumatici dell’esperienza bellica, ma forse c’è stato un eccesso di semplificazione nella narrazione. E’ un film che ha tutto per piacere poichè è fatto con gusto e professionalità. Scritto bene, recitato bene, diretto bene ma senza scintille, senza una vera ragione di attrazione e di coinvolgimento, questo film è didascalico nella rappresentazione dei sentimenti.
Le guanciotte di un bambino infelice attraggono sempre e provocano empatia, ma ciò nonostante i dettagli non riescono a diventare insieme. La mamma, emotivamente assente, appare quasi come la strega cattiva, la tata è materna e amorevole, il padre è angosciato ed assente. Tutto è dignitoso ma ogni parte è disomogenea.