Vacanze ai caraibi (2015) ITA di Neri Parenti
Come si fa a giudicare un film che ha completamente risposto a quanto ti aspettavi confermando i tuoi pregiudizi? Difficile, molto difficile essere equilibrati ed attenti. Proviamoci.
Discreta l’idea di mostrare la cattiveria della famiglia. Tutto però si risolve in un cattiveria da fumetto, assolutamente lontana da ogni aspetto caustico che dovrebbe avere la critica sociale. Poi la coppia De Sica-Ghini funziona poco stavolta. In altre occasioni i due erano stati divertenti ed affiatati, ma in quest’opera non sono assistiti neppure da buone idee. Oddio, non che le altre volte fossero capolavori ma, al netto delle volgarità, qualcosa di buono c’era, soprattutto il timing tra i due. In questo film, proprio no.
L’episodio di Bandiera, anche questo uno spunto intelligente, finisce per essere una serie di sketch da pubblicità televisiva. La frenesia chimica che prende la coppia illegittima formata da Argentero e Spada è modesta nella sua costruzione. Inutile aggiungere altro per non diventare noiosi. Vacanze ai caraibi è questo: prendere o lasciare. Due ore di modesto divertimento con qualche idea qua e là che fanno vagamente intuire quello che Parenti avrebbe potuto essere e non è mai stato.
