Un’avventura (2019) ITA di Marco Danieli
Matteo è innamorato di Francesca, ma lei vuole abbandonare la vita di provincia e conoscere il mondo. Quando torna al paese natio, dopo quattro anni, Matteo è ben deciso a riconquistarla e a vivere accanto a lei. Insieme vanno a Roma.
Le canzoni di Battisti, scritte da Mogol, sono la colonna sonora letteralmente cantata e recitata dai protagonisti, imitando con intelligenza film come Across the universe (Beatles) e Walking on sunshine, Lo sfondo canoro consente a Danieli di ripercorere gli anni 70/80 con una nostalgia canaglia che fa dimenticare troppe cose dell’epoca, idealizzata e ridotta ad una cartolina.
La storia d’amore procede con tradimenti e ripartenze dettate dai ritornelli ma senze sorprese e novità. Danieli punta ancora al mondo giovanile e la ribellione dopo La ragazza del mondo, ma non esce mai dal tinello concentrandosi solo sull’amore tra i due e ignorando il mondo esterno se non tramite oggetti e costumi vintage.
Il tentativo di abbandonare le consuete strade del cinema nostrano, recuperando la lezione del musical è coraggioso ma la sensazione è di incompletezza sia per i numeri di danza oggettivamente deboli sia per la sceneggiatura poco strutturata che cade più volte nel dipanarsi dell’intreccio, troppo poggiato su strade rassicuranti e definite.