Una festa esagerata (2018) ITA di Vincenzo Salemme
Nella famiglia Parascandolo fervono i preparativi per la festa dei diciotto anni di Mirea, che coinvolgono il capofamiglia Gennaro e la moglie Teresa. Quest’ultima affamata di popolarità e ascesa sociale, vede la festa come un modo per emergere, decidendo di non badare a spese. Quando finalmente giunge il giorno della tanto attesa festa, un lutto improvviso la mette a rischio.
Il film non è granchè ma Vincenzo Salemme è a tratti spassoso nei dialoghi familiari della prima parte, quando i preparativi della festa lo costringono a saltare da una stanza all’altra affrontando le bizze della famiglia, nonchè l’idiozia e il lassismo di parte degli ospiti. La seconda parte sale il versante moralistico che è il difetto classico dell’attore napoletano. La moraletta semplicistica, il richiamo zavattiniano del finale sanno di già visto e scontato e tutto scivola nella banalità.
Sopra le righe l’intero cast che recitando in modo ridondante, valorizza appieno l’understatement di Salemme che, soprattutto nei duetti con Gallo, sembra essere perfettamente a suo agio, richiamando la dimensione teatrale che è quella in cui dà il meglio di sè.