Una doppia verità (2016) USA di Courtney Hunt
Legal drama girato in modo “vecchio”, come un serial televisivo anni ’80. Lasciamo stare il finale che si presume a sorpresa e la torbidità della trama. Tutto, in realtà, appare così schematico da sfiorare la noia, mancando totalmente l’obiettivo di essere adrenalinico ed interessante.
Gli attori sono legnosi e poco convincenti (o convinti). Fa naturalmente impressione il cambiamento fisiognomico di Renèe Zellweger che ha perso moltissimo della sua espressività, ma forse tutto è condizionato dai dialoghi e da uno script assai lacunoso e forzato.
Dovrebbe emergere il carisma di Reeves; invece appaiono solo personaggi abbozzati, abbandonati senza un perché, sviluppati in modo incoerente così come una trama approssimativa. Delusione.