Un giorno di pioggia a New York (2019) USA di Woody Allen
Innamorato di New York, Gatsby decide di trascorrere nella metropoli un fine settimana insieme alla sua ragazza Ashleigh, aspirante giornalista. Comincia così per i due ragazzi un’indimenticabile e divertente avventura sotto la pioggia.
Sottile e lieve, l’ultima opera di Woody Allen è una commedia romantica che rispetta tutti i crismi del genere classico ma sa andare oltre perchè, sotto la superficie patinata, mostra l’incrinato mondo degli uomini, obbligati a compromessi al ribasso, dovendo fare i conti con i propri errori e le fragilità.
Certamente, Gatsby Welles (un nome che è un programma) sembra un giovane vecchio, avendo tutti i vezzi del’ottuagenario regista e esprimendosi in modo assolutamente irrealistico per i tempi. Tuttavia, la scarsa credibilità sua e di diversi altri personaggi, sono solo un trucco per permettere al regista di affrontare il suo “perverso” attaccamento a New York che ama persino nei giorni di pioggia autunnali.
Evitando i moralismi, Allen rappresenta la sua inattualità con un certo orgoglio perchè Gatsby è la sua possibilità per svelare le proprie inquietudini e insoddisfazioni. In un gioco di specchi, i personaggi colgono l’essenza dell’autore e le sue paure. Non mancano però le sue consuete dichiarazioni d’amore come le citazioni felliniane (Ashleigh-Cabiria) ed il divertente susseguirsi di battute e di situazioni che pongono i personaggi di fronte ad imprevisti gustosi. Alla fine tutto va come doveva andare e forse questo è un limite.
