Tutte lo vogliono (2015) ITA di Alessio Maria Federici
Se per Brignano la carriera è continuare a recitare all’infinito lo stesso ruolo con le stesse mossettine, con lo stesso campionario di battute, con le solite sceneggiature sciape, allora è tutto ok. Come si dice: contento lui, contenti tutti…
Insomma.. Il pubblico non si può divertire con lui che fa il solito sfigato, timido ma buono, che ama infelicemente per un po’ prima di essere ricambiato dalla bellona di turno. Può andare bene giusto per un pubblico da tv generalista, magari in prossimità del Natale, che ama il cinema inoffensivo che non dice mai niente, ma ti fa passare due ore senza pensare. Anche se dovrebbe far pensare l’ennesimo film sbagliato del regista Federici, l’ennesima brutta interpretazione di Vanessa Incontrada (ormai non si può più salvare), l’ennesimo stratagemma narrativo agghiacciante (la scimmia a cui Brignano racconta per dare un senso al flashback dimostra il vuoto di idee degli sceneggiatori ).
La risposta del botteghino è stata, infatti, ancora una volta assolutamente mediocre a testimonianza della mancanza di appeal dell’attore romano che umanamente dispiace perché è molto simpatico, ma cinematograficamente da ancora un senso alla critica cinematografica.