Ti presento Sofia (2018) ITA di Guido Chiesa
Gabriele, ex rocker e ora negoziante di strumenti musicali, divorziato, è un papà premuroso e concentrato esclusivamente su Sofia, la figlia di 10 anni. Quando gli amici gli presentano delle possibili nuove compagne lui parla della figlia, azzerando ogni chance. Un giorno però nella sua vita ricompare Mara, che vede da 10 anni e che è diventata un’importante fotografa. Lui se ne innamora ma c’è un grosso ostacolo da superare: lei non vuol sentire neanche parlare di bambini. Gabriele decide quindi di nasconderle la presenza di Sofia. L’impresa però non sarà per niente facile.
Il marchio di De Luigi è anche su questa commedia, discretamente riuscita ma purtroppo appiattita su un livello medio da cui non ci si riesce ad uscire. Il personaggio che interpreta ripete per l’ennesima volta il clichè dell’uomo timido e immaturo, sostanzialmente irrisolto sul piano affettivo che deve superare una prova per raggiungere l’amore.
Il film perciò utilizza un canovaccio abbastanza consumato che cerca di bissare i precedenti successi. In effetti quando esce dalla comfort zone, De Luigi sembra a disagio, con una recitazione talmente forzata da apparire innaturale. Si capisce perciò il motivo che spinge tutti a duplicare senza grande originalità quanto già fatto.
L’opera è gradevole e leggera. Il pubblico può sorridere e qualche volta ridere senza rimorsi perchè tutto è fatto con buongusto, disdegnando la volgarità che troppo spesso viene usata in modo dozzinale per vellicare i gusti più belluini. Una medietà di cui non c’è da vergognarsi, senza dubbio, ma troppo poco per essere davvero interessante.