The divergente series. Allegiant (2016) USA di Robert Schwentke
Una difesa, vi prego, dai teen movie. Sciami di scrittori/scrittrici che ci narrano di eroine naif e boccalone che credono al cattivone di turno per poi scoprire deluse il tradimento, mettendoci una pezza e salvando il mondo. Sciami di adolescenti pulsanti lacrime ed emozioni per il bellone di turno (efebico o mascellato, conta il muscolo e il capello) che si bevono mondi costruiti in modo così complicato che neppure i fondatori ci capiscono granchè. Sciami di genitori disperati che a bocca aperta si guardano chiedendosi perché la propria progenie crede a queste storie improbabili.
Eppure Allegiant è così ed ha successo. Pazienza che l’intreccio sia un colabrodo ripetitivo fino alla nausea: conta l’empatia che sa stimolare nel pubblico adolescente. La regia incostante e la recitazione manierata peggiora pure la situazione, ma non importa: l’incasso è ormai al sicuro. Il giudizio critico sarà in contrasto con esso finchè una nuova moda prenderà il posto dell’attuale. Nel frattempo godiamoci (??) le avventure di Trix che, senza sapere niente del futuro non è difficile spoilerare, riuscirà a salvare il mondo, portare la pace, sculacciare i cattivoni, vivendo felice e contenta con il suo amore. Ad ognuno il suo happy end. Ma che questo film sia pessimo, non ci sono dubbi.