Terminator – Destino oscuro (2019) USA di Tim Miller
Sarah Connor e la cyborg Grace e devono proteggere la vita di Dani Ramos, una giovane donna perseguitata dal Rev-9, un nuovo Terminator capace di scindere il proprio scheletro dall’armatura liquida di cui è dotato.
C’era proprio bisogno di un nuovo episodio di Terminator? Proprio no. Ripetere per l’ennesima volta le stesse battute e gli stessi momenti cercando di dare un minimo di credibilità al mescolotto di personaggi che nei precedenti film era apparso è un’impresa improba se non impossibile. Capirci qualcosa dei diversi modelli di Terminator che da cattivi diventano buoni, mettendo su anche la pancia nonostante resistano ai proiettili come ai vecchi tempi, da imbattibili passano ad indistruttibili senza una spiegazione è ancora più complesso.
Questi benedetti cyborg sono potentissimi ma scemi. Possono sparare, bombardare, disintegrare ma cercano di ammazzare Dani solo infilzandola come ai tempi delle crociate. E poi nei dialoghi sono davvero terribili.
Era necessario vedere un altro Terminator? No, esattamente come tutti gli altri dopo l’unico, fino ad ora, inimitato.