Stringimi forte

Il nostro parere

Stringimi forte (2021) FRA di Mathieu Amalric


All’alba, Clarisse dà un ultimo sguardo al marito e ai due figli che dormono e parte per un viaggio senza meta. La sua famiglia continua la sua vita, mentre lei immagina cosa stiano facendo. Ma li ha davvero abbandonati? Oppure dietro questo paravento si nasconde una realtà inaccettabile?


Stringimi forte si presenta come un’opera audace e innovativa, capace di esplorare temi profondi come la perdita e la solitudine attraverso una narrativa intricata e riflessiva. La bravura di Vicky Krieps nel ruolo di Clarisse riesce a dare vita a un personaggio complesso, contribuendo a mantenere vivo l’interesse del pubblico, anche quando la trama rallenta.

La struttura narrativa, pur se a volte confusa, stimola la curiosità e incoraggia lo spettatore a immergersi nel gioco di scoprire i segreti del racconto. Pur non riuscendo sempre a coinvolgere completamente, Stringimi forte si distingue per le sue idee intelligenti e il coraggio di affrontare questioni delicate. È un film che, nonostante qualche momento di monotonia, offre spunti di riflessione e merita di essere visto, soprattutto per coloro che apprezzano le storie che sfidano le convenzioni del genere drammatico.

 

 

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