Sterminate la gang

Il nostro parere

Sterminate la gang (1950) USA di Richard Fleischer


Dave Puris, noto nell’ambiente della malavita come esperto pianificatore di rapine, si vanta di averla sempre fatta franca. Un giorno, lui ed i suoi complici, mentre portano a termine una rapina, vengono scoperti dalla polizia: uno di loro rimane gravemente ferito.


“Sterminate la gang” è un film noir che ci trasporta nella Los Angeles degli anni ’50, nel mondo classico del genere. Questo film noir vede Charles McGraw e William Talman in ruoli principali raramente interpretati dai due, e gode di una certa popolarità. La sceneggiatura, però, è una sequenza di cliché tipici dei film criminali prodotti dalla RKO dopo l’acquisizione di Howard Hughes. I poliziotti duri e la femme fatale amoralmente astuta e il suo amante gangster spietato, interpretato brillantemente da Talman, sono stereotipati. Talman ruba la scena in ogni momento in cui appare, rendendo quasi incolore il cinico e disincantato Cordell di McGraw.

È grazie a Talman e alla brutalità sorprendente per il 1950 che l’opera, nonostante una durata di soli 67 minuti, riesce a mantenere un certo valore di intrattenimento. La regia di Richard Fleischer è dinamica e riempie ottimamente il tempo a disposizione. Tuttavia, la sceneggiatura di Earl Felton e Gerald Drayson Adams è banale e ricorda i film gangster degli anni ’30, diluendo quella modernità che il film tenta di esprimere.

Rispetto ai classici noir il film risulta inferiore per caratterizzazione e narrazione. Nonostante un trio di buoni attori, una solida fotografia e una regia coerente, il film resta un intrattenimento affidabile, ma nulla di più.

 

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