Solo cose belle (2019) ITA di Kristian Gianfreda
Benedetta, sedicenne figlia del sindaco di un paesino romagnolo, fa conoscenza con gli abitanti di una casa famiglia appena giunti sul posto: disabili gravi, ex prostitute, ex detenuti. Tra di essi, Kevin, di cui la ragazza si innamora perdutamente.
Film dalle buone intenzioni che rapidamente decade nella trappola del buonismo. Ispirato all’opera di don Oreste Benzi e alla Comunità Papa Giovanni XXIII, mostra tratti di ingenuità nella costruzione della storia che trova nell’inevitabile happy end una conclusione scontata.
Intendiamoci, non è in discussione il messaggio che veicola l’opera, assolutamente meritoria in questo senso e non si discute il tono lieve che Gianfreda ha immesso nella vicenda. Troppi luoghi comuni, però, nella costruzione dei personaggi e troppo semplice dividere la “gente” in buoni e cattivi senza sfumature intermedie tranne la redenzione e la comprensione che colpisce solo alcuni.