Power rangers. Eroi spaziali

Il nostro parere

Power rangers (2017) USA di Dean Israelite

La serie dei Power Rangers ritorna in vita dopo diversi anni con un film ben lontano dalla naivete degli episodi originali inventato in Giappone diversi anni fa. Con un cast accettabile, un budget discreto ed una regia professionale, i Power Rangers acquistano un minimo di credibilità e forza riuscendo a fornire uno spettacolo per ragazzi confezionato con gusto e accettabile presenza.

I riferimenti culturali ed iconografici sono molteplici. Si parte dall’atmosfera da Breakfast club in cui i quattro ragazzi si ritrovano fino alle atmosfere da Marvel (in minore, si intende) per lo scontro finale. Israelite, regista sudafricano, innova anche i personaggi, inserendo una power ranger lesbica e le varianti razziali per rendere il prodotto appetibile anche nel resto del mondo.

L’inserimento di questi aspetti programmatici rende un po’ più prevedibile la scrittura, ma era possibile fare diversamente? Da segnalare la marchetta di Bryan Cranston, francamente ridicolo nella parte dell’alieno.

 

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