Pelè (2016) USA di Jeff e Michael Zimbalist
La vita di uno dei grandissimi della storia del calcio in forma agiografica e abbastanza romanzata, nonostante ci sia anche l’apparizione dello stesso Pelè a certificare la fonte cui si ispira la sceneggiatura per ricostruire la storia. A parte i momenti in cui si vede il Brasile festeggiare la vittoria del mondiale del 1958, l’emozione è un sentimento che non appartiene a questo quadretto agiografico. Il tentativo, abbastanza meschino, di identificare gli svedesi come i veri cattivi.
Le semplificazioni eccessive, l’eccesso grondante di retorica, la scarsa qualità registica, il ritrattino scontato del protagonista (fotocopia di tanti altri) che indicano il basso livello della sceneggiatura sono tutti ottimi motivi per stroncare questa velleitaria pellicola. Se devi fare il santino, meglio il documentario, come insegnò Sandro Ciotti con Il profeta del gol.