Past lives

Il nostro parere

Past lives (2023) USA/KOR di Celine Song


All’età di dodici anni, i due amici d’infanzia Nora e Hae Sung vengono separati dopo che la famiglia di Nora è emigrata dalla Corea del Sud. 24 anni dopo, si riuniscono per una settimana quando Hae Sung va a trovare Nora a New York.


In “Past lives” Celine Song offre un’incantevole esplorazione delle relazioni che fa pensare alla sottile bellezza presente nei film di Ozu. Il film approfondisce le intricate sfumature della connessione umana, dalle infatuazioni infantili alle complessità delle relazioni adulte.

La fotografia di Shabier Kirchner cattura elegantemente ogni momento emozionale tra Nora e Hae Sung, evocando una qualità onirica che riflette un deciso stile visivo. Il film intreccia magistralmente passato e presente, evidenziando il legame duraturo tra i personaggi nonostante il passaggio del tempo e della distanza.

La maestria narrativa di Song emerge nel dialogo sincero e nelle emozioni autentiche interpretate dal talentuoso cast. Greta Lee e Teo Yoo incarnano senza sforzo il desiderio e la nostalgia dei loro personaggi, coinvolgendo gli spettatori nel loro viaggio condiviso di amore, perdita e riscoperta.

Mentre il film si dipana, va oltre il semplice romanticismo per toccare temi legati all’identità culturale e all’esperienza degli immigrati, aggiungendo profondità e risonanza alla narrazione. “Past lives” è una riflessione toccante su opportunità perdute, momenti fugaci e la natura agrodolce dei ricordi, una gemma cinematografica che celebra la bellezza di ciò che avrebbe potuto essere, invitando il pubblico a gustare la nostalgia dolente dei giorni passati e dei sogni irrealizzati.

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