Only murders in the building

Da sempre, la serie, premiata con Emmy, esplora una certa malinconia. Racconta infatti di tre Newyorkesi isolati. Mabel (Selena Gomez) è perseguitata da un passato difficile. Oliver (Martin Short), con il suo spirito vivace, cela le ombre dei suoi insuccessi. Charles (Steve Martin), ex stella della TV, è profondamente solo, incapace di relazionarsi con gli altri.Quando abbiamo conosciuto questi personaggi nel 2021, erano in un momento di grande vulnerabilità. Ma ora, dopo aver solidificato la loro amicizia e risolto tre omicidi, ci si aspetterebbe che i residenti dell’Arconia provassero meno tristezza. Tuttavia, l’omicidio di questa stagione segna una svolta. Sazz Pataki (interpretata magistralmente da Jane Lynch), colpita nella finale della stagione precedente, era forse l’unica vera amica di Charles al di fuori del trio. La sua morte colpisce profondamente, soprattutto perché è incerta l’intenzione del killer: mirava a lei o a Charles?

Mabel conosceva Tim Kono (Julian Cihi) della prima stagione, ma erano distanti da tempo. Bunny (Jayne Houdyshell) e Ben Glenroy (Paul Rudd) erano figure secondarie piuttosto complicate. Sazz, invece, era amata, capace di stuzzicare Charles mentre lo incoraggiava a migliorare. La sua scomparsa ha un impatto molto diverso. Nonostante la tristezza permei molte scene della quarta stagione, la serie rimane una commedia ricca di momenti esilaranti e di quegli elementi che i fan hanno imparato ad amare.

In questo quarto capitolo ricco di star, “Only Murders in the Building” mescola celebrità che interpretano versioni amplificate di se stesse con il gioco metateatrale, creando un mix divertente. Hollywood è giunta all’Arconia per adattare il podcast per il grande schermo, con Eva Longoria, Zach Galifianakis ed Eugene Levy nei panni di aspiranti detective (Molly Shannon come produttrice). Longoria si diverte particolarmente, e tutti sembrano divertirsi. Questo incrocio di elementi consente di approfondire il legame tra i tre protagonisti, mantenendo viva la componente di autoironia. Ci sono altri ospiti illustri (inclusa Meryl Streep, che riprende il suo ruolo di Loretta, la talentuosa fidanzata di Oliver) da apprezzare. E il mistero rimane tanto intricato quanto avvincente. Con i primi sette episodi a disposizione, è impossibile indovinare chi abbia ucciso Sazz; qualsiasi tentativo risulterebbe vano.

Inoltre, le battute intergenerazionali tornano, risultando ancora più incisive grazie all’assenza di un divario di età tra gli attori (Levy, Galifianakis e Longoria hanno solo 28 anni di differenza, mentre i tre protagonisti coprono quasi cinque decenni). Oliver sa utilizzare il suo iPad? Mabel rappresenta un cliché millennial? La conoscenza di Charles sul mondo dello spettacolo si traduce nell’Hollywood odierno? Dovrete guardare per scoprirlo.

E sono sicuro che lo farete. “Only Murders in the Building” ha avuto un successo straordinario, raccogliendo un’infinità di nomination agli Emmy. I fan, numerosissimi, sicuramente lo adoreranno. A differenza di altre serie che tendono a esagerare, “Only Murders in the Building” riesce a mantenere alta la posta in gioco senza risultare forzata. La quarta stagione ha una dimensione umana coinvolgente, sebbene meno fuggitiva.

Se non vi è piaciuta la prima stagione, però, potrebbe non valere la pena sintonizzarsi ora. Meglio cominciare dall’inizio. Come ogni cosa, del resto.

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