Nessuno si salva da solo (2015) ITA di Sergio Castellitto
Gaetano e Delia sono una coppia separata che si ritrova al ristorante per discutere delle vacanze estive dei loro figli. I due si erano incontrati da giovanissimi: la nascita dei figli, i primi problemi, legati anche a rapporti conflittuali di Delia con la madre e di Gaetano con il padre, alcuni eventi che traumatizzano i bambini, l’aborto volontario del terzo figlio. Al momento della separazione Delia sta per cadere in anoressia, mentre Gaetano, sommerso dal lavoro, non si occupa dei bambini. Quando la cena sta per terminare si avvicinano due anziani, Vito e Lea, che hanno sentito la conversazione tra Delia e Gaetano. Gli anziani sembrano ancora molto innamorati e il loro rispetto reciproco si tocca con mano.
Il film è pretenzioso, zeppo di scene madri pleonastiche e ridondanti. Castellitto ci infila dentro anche scene di sesso vigorose e superflue, l’ennesima acrobatica rappresentazione di un amplesso presente nel cinema italiano. La recitazione dei due protagonisti segue questo andazzo. Jasmine Trinca è enfatica, imbronciata in eccesso e monotona nella sua rappresentazione di una donna infelice e problematica. Anche Scamarcio è tetragono, spento. L’insieme è una storia d’amore falsa e impostata.