Matrimonio al sud (2015) ITA di Paolo Costella
Vi è una specie di cupio dissolvi nel tentativo di comici ormai fuori dal tempo di perseguire testardamente la stessa vena comica, totalmente esaurita, ripetendo all’infinito gli stessi sketch, le stesse moine, le stesse identiche battute. Avvinghiati a questa idea trascinano nel fondo tutti coloro che li supportano, anche loro condannati ad essere indefinitamente sempre uguali. La colpa non è solo però di Massimo Boldi ma di sceneggiatori senza idee che utilizzano il copiaincolla con imbarazzante superficialità, perpetuando il modello ironicamente proposto dalla serie televisiva Boris o dal fantastico regista Renè che girava “alla cazzo”.
Terribili gli attori, pessima la sceneggiatura, inutile la regia. Qua non siamo distanti dagli slogan del personaggio di Pannofino, come evidenziato dal pressapochismo di tutto l’insieme. Un film del genere non merita alcuna valutazione. Fa solo tristezza.