Mamma o papà (2016) ITA di Riccardo Milani
Due coniugi stanno per divorziare. Il loro unico problema è dirlo ai tre figli che li tiranneggiano, distruggendo il loro spazio di coppia. La routine quotidiana è interrotta da due buone notizie: entrambi devono partire per l’estero a causa di una promozione sul lavoro. A chi tocca perciò l’affido? A questo spunto si scatena una battaglia durissima per convincere i figli a scegliere l’altro: una battaglia senza esclusione di colpi.
La coppia Albanese-Cortellesi funziona benissimo sulla scena. I due si palleggiano l’inquadratura con sapienza, creando un ritmo fluido, scorrevole e piacevole nella prima parte del film. I protagonisti si muovono nella loro comfort zone, giocando sugli equivoci e sul tempo di entrata, scegliendo di integrarsi nel ruolo di spalla.
Tutto va bene finchè il regista non spinge violentemente sul piano del grottesco. La lotta tra i due a suon di colpi bassissimi raggiunge il parossismo senza divertire compiutamente. Sono sorrisi rubati all’incredulità dell’escalation, ma c’è solo il desiderio di sorprendere non una critica all’istituzione matrimoniale magari attraverso il politicamente scorretto. Gli attori finiscono per somigliare troppo ai personaggi che li hanno resi famosi in televisione, provocando un effetto respingente.
Un film, perciò, parzialmente riuscito che comunque conferma Milani come regista con un tocco da commedia abbastanza originale.