Madame Web (2024) USA di S.J. Clarkson
Cassandra Webb è una paramedica di New York che inizia a mostrare doti di chiaroveggenza, che le consentono di vedere il mondo dal punto di vista degli aracnidi. Presto, sitrova a dover proteggere tre giovani donne da un misterioso avversario.
Madame Web tenta di tessere una nuova trama nell’universo Marvel, focalizzandosi su un gruppo di personaggi femminili meno noti. La scelta di Cassie Webb come protagonista è intrigante, ma la sua trasformazione da paramedica a veggente avviene in modo piuttosto brusco, lasciando qualche perplessità.
La pellicola si muove tra toni onirici e atmosfere più terrene, cercando di bilanciare l’elemento soprannaturale con la quotidianità dei personaggi. Tuttavia, questa commistione risulta a tratti disomogenea, creando un’esperienza visiva non sempre fluida. Un punto di forza del film è sicuramente il cast femminile. Dakota Johnson interpreta una Cassie complessa e tormentata, mentre le giovani attrici che interpretano le altre eroine portano sullo schermo energia e vitalità. Il villain, Ezekiel Sims, interpretato da Tahar Rahim, è un personaggio affascinante ma poco approfondito.
Madame Web si inserisce nel filone di pellicole che celebrano la figura femminile e l’empowerment. Nonostante le buone intenzioni, il film sembra a volte scivolare nel cliché, presentando personaggi femminili forti ma stereotipati. Il legame con l’universo Marvel è piuttosto tenue. La presenza di alcuni elementi iconici, come il concetto di “grandi poteri comportano grandi responsabilità”, è funzionale più che altro a creare un ponte con un pubblico già fidelizzato.
Madame Web è un esperimento interessante ma non del tutto riuscito. Il film presenta alcune idee originali e un cast affiatato, ma soffre di una sceneggiatura poco incisiva e di una regia che non riesce a dare coesione al tutto.
