Lucy in the sky (2019) USA di Noah Hawley
Lucy, tornata dalla missione nello spazio, non riesce più ad accettare la sua vita, si sente estranea, cambiata. Tradisce il marito ed è preda di ossessioni che la trascinano sempre più giù. Il film è ispirato alla storia dell’astronauta Lisa Nowak.
Il film segue Lucy dal suo più grande trionfo al suo disperato crollo, il tutto alternando tra spazio esterno e interno. Avvolta dall’immensità che la stringe tra le sue braccia, Lucy sembra piccola e vulnerabile. Ma lei è estatica.Inondata di sentimenti leggeri e complicati che non riesce mai ad articolare e, soprattutto, comunicare.
Questa immensità schiaccia la sua persona e la fa sentire vuota non appena tornata sulla terra.Da questo disagio, reso bene nella prima parte, nasce l’interesse verso un’opera che gradualmente scivola nella confusione e nel caos narrativo. Tentando di seguire il delirio della donna, Hawley trascina lo spettatore in un vortice incongruo di avvenimenti fino alla catastrofe finale.Gli attori riescono a dare una buona dimensione ai personaggi ma le scelte incoerenti del finale portano ad un senso di delusione.