L’ora legale. Italiani

Il nostro parere

L’ora legale (2016) ITA di Ficarra e Picone

Elezioni comunali a Pietrammare. A sorpresa vince Pierpaolo, insegnante vedovo ed onesto, sconfiggendo il corrotto Patanè. Uomo tutto d’un pezzo si mette a realizzare il programma elettorale sconvolgendo la vita di tutti i cittadini, abituati a non rispettare le regole. Tra di loro i cognati di Pierpaolo. Valentino lo ha appoggiato durante la campagna, mentre Salvo ha seguito Patanè, convinto di poter avere, finalmente, il permesso per il gazebo del loro bar. Entrambi pensano di avere dei vantaggi dalla elezione, ma una volta delusi si mettono a complottare insieme al resto del paese per riportare tutto alla “normale” irregolarità.

Film amaro che ci racconta dell’Italia più di molti autori “impegnati”. Il duo comico ci spiega come il naturale declino del nostro paese non dipenda solo dalla classe politica, ma principalmente dall’incultura dei cittadini, pronti a criticare gli altri, cercando sempre di proteggere i propri privilegi anche quando vanno contro la collettività. L’onestà di Pierpaolo diventa per loro insostenibile e l’unica soluzione è l’eliminazione degli onesti. Davvero nessuno si salva: le istituzioni, la chiesa, la polizia, l’ambientalismo, tutti pensano solo al proprio “particulare” e si avventurano verso il baratro.

Si ride (parecchio durante la telefonata anonima) e si riflette. I buoni sono noiosi e inespressivi, mentre i cattivi sono descritti con troppo affetto, forse, per avere una reale ricaduta il messaggio morale alla base della sceneggiatura. Ci sono momenti di scarsa verve.

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