L’incendio di Chicago (1937) USA di Henry King
I fratelli O’Leary crescono senza il padre morto appena giunto a Chicago. Dion è un biscazziere con pochi scrupoli, Jack è un idealista che vuole salvare la città dalla corruzione e dal malaffare. I loro interessi divergono ma rimangono entrambi uniti nell’amore totalizzante della madre, una donna forte e coraggiosa. Quando Jack si candida a sindaco, Dion si schiera con lui ma di nascosto, imbrogliando i suoi avversari. Appena eletto Jack vuole chiudere le bische provocando la rabbia di Dion. Un incendio violentissimo scoppiato nella casa della madre degli O’Leary, si propaga rapidamente nella città facendo insorgere i biscazzieri che cercano Jack per ucciderlo. L’incendio sarà il momento catartico dove tutto si compirà.
La storia dei due fratelli è costruita intorno al personaggio della madre Molly, personaggio forte e centrale. A lei si appoggiano i due protagonisti (Power e Ameche) che seguono adeguatamente il melodramma. Convincente anche la parte di Tyrone Power, guascone ed energico. La regia è ricca di qualità per la parte spettacolare, mentre il testo appare efficace ma di non altissimo spessore.
