Le cose che non ti ho detto (2019) UK di William Nicholson
Edward annuncia alla moglie Grace di voler divorziare dopo ben trenta anni di matrimonio. Grazie al sostegno di suo figlio, la donna cerca di ritrovare l’equilibrio mentre impara che non è mai troppo tardi per essere felici.
Un film delicato e pieno di sensibilità per raccontare la storia di una separazione, la fine di un amore che si è consumato in se stesso. Nicholson propone un testo fin troppo denso di riferimenti letterari (e per questo un po’ enfatico) che riflette sulle relazioni che finiscono senza eccessi melodrammatici o divisioni manichee. In aggiunta, inserisce il rapporto con il figlio in un’ottica intelligente e riuscita che non cerchi colpevoli ma esempi.
Il film poggia essenzialmente sulla Bening che conferisce alla sua Grace una preminenza ed una importanza rispetto agli altri personaggi che li schiaccia sullo sfondo creando un disequilibrio di fondo voluto dalla sceneggiatura. Questa scelta arricchisce i momenti catartici dell’opera, le scene madri che sono dominate dalla sua presenza.