La quinta onda. Disastro tra gli adolescenti

Il nostro parere

La quinta onda (2016) USA di James Blakeson

Un giorno o l’altro finirà questa moda. Un giorno o l’altro smetteranno di produrre film in cui adolescenti più o meno problematici si trovano da soli a  risolvere crisi mondiali o società postfuturibili. Un giorno o l’altro smetteranno di mostrarci questi concentrati di sciocchezze, banalità (con poche variazioni sul tema) fatti a misura per un pubblico troppo giovane che si suppone non abbia senso critico e capacità di riconoscere i cliché sparati a ripetizione. Un giorno o l’altro finirà. Ovviamente ci sarà un’altra moda ad imperare, altrettanto stereotipata, ma per il momento ci sorbiamo questa.

Ovvero il pianeta terra invaso dagli alieni cattivi (ma va?) che ammazzano e distruggono. Solo i ragazzini sopravvivono e vengono messi in un campo di addestramento per diventare un esercito spietato che va in giro ad accoppare i mostri travestiti da esseri umani. C’è però un inghippo. I capi dell’esercito non sono uomini, ma proprio i cattivi alieni che avendo a disposizione infiniti mezzi e superiorità schiaccianti invece di massacrare tutti dall’altro delle proprie astronavi sono così idioti da puntare su una guerriglia continua.

Lasciamo da parte la stupidità della strategia aliena (sono davvero una razza superiore?), ma almeno avrebbero potuto risparmiarci l’amore tra diversi, il leader che tutto vede e prevede, il gruppo che insieme diventa forte ecc. ecc. Dove l’abbiamo visto? Insurgent forse? O Maze Runner? O ancora quanti altri titoli possiamo lanciare sul tavolo. Davvero, basta perdere tempo.

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