La primula bianca. Giallo-rosa nel dopoguerra

Il nostro parere

La primula bianca (1946) ITA di Carlo Ludovico Bragaglia

Nella Roma del dopoguerra un cronista in disgrazia entra casualmente a far parte di una banda di delinquenti cui rovinerà i piani svelando tutto alla polizia e al pubblico. Nella sua opera viene aiutato da una giovane ragazza sfortunata e da un poliziotto infiltrato. L’happy end è inevitabile.

Bragaglia confeziona un prodotto complessivamente modesto anche per l’epoca dando uno spazio da protagonista a Carlo Campanini. Lo stile è aggraziato, i tempi da commedia giallo-rosa perfettamente rispettati, dando prova di evidente professionalità nonostante l’esiguità dei mezzi economici a disposizione. Film professionale ma poco più.

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