La luce sugli oceani (2016) USA di Derek Cianfrance
Melodramma a tinte forti ambientato in un paesaggio sperduto dell’Inghilterra. Tom Sherbourne, reduce dalla prima guerra mondiale stanco dell’esistenza e delle mostruosità cui ha assistito, accetta l’incarico di guardiano del faro, convinto di sfuggire al mondo. L’amore per Isabel lo illude del raggiungimento della felicità. Dopo due aborti spontanei, però, la disperazione scende sulla coppia fino a che i due trovano una neonata a bordo di una barca, insieme al padre morto. Isabel reclama per sè la bimba, facendola passare per la figlia mai nata. Tom accetta, ma vive nel rimorso. Il suo dolore si accentua quando conosce la madre della bambina, intanto cresciuta, ancora devastata dalla perdita.
Cianfrance mette al centro ancora una volta un uomo costretto ad effettuare una scelta etica determinante. Tutti gli errori e le tragedie della vita si devono scontare e vi è un momento in cui si deve decidere cosa si vuole essere. Tom, chiaramente segnato dalla guerra, vuole dimenticare ciò che è stato, ciò che ha fatto, ma la felicità che riconquista amando, ha un prezzo e lui è disposto a pagarlo.
La storia d’amore è in alcuni istanti commovente e sentita, ma larga parte del film appare didascalico e funzionale solo ai momenti di snodo della vicenda umana dei protagonisti. Film di discreto livello senza picchi, purtroppo.
