Il testimone invisibile (2018 ) ITA di Stefano Mordini
Adriano Doria, un giovane imprenditore di successo, si risveglia in una camera d’albergo chiusa dall’interno accanto al corpo senza vita della sua amante, l’affascinante fotografa Laura. Deve rivolgersi ad un’esperta avvocato per togliersi dai guai.
Remake del film spagnolo Contrattempo del 2016, Il testimone invisibile è un discreto noir che si affida però ad una conclusione cervellotica e talmente complessa da diventare inevitabilmente poco credibile. Come insegna il maestro del brivido Alfred Hitchcock, se non sei capace di costruire un finale all’altezza del plot, il giudizio finale ne risente troppo.
La regia di Mordini, supportata dall’eccellente fotografia di Martinucci e dal montaggio efficace di Fiocchi, sa tenere alta la tensione giocando sull’ambiguità del protagonista, immerso in un’atmosfera oscura e ancestrale sospesa tra i boschi solitari e le montagne immerse nella nebbia. La sceneggiatura, di impianto teatrale, esalta le capacità mimetiche di Maria Paiato, vera sorpresa del film, grazie ad un lavoro di scavo e di sguardi di alto livello.