Il prezzo dell’inganno (1946) USA di Irving Rapper
Un’insegnante di pianoforte crede che il suo fidanzato sia stato ucciso sul campo di battaglia. Quando lui miracolosamente ritorna, decidono di sposarsi, ma sono minacciati da un uomo che si insinua nella loro relazione.
Melodramma classico in cui la donna cade nella perdizione, cerca il riscatto che troverà solo nell’amore per dover poi pagare il peccato fino in fondo con la giusta espiazione e con l’inevitabile biasimo morale. La donna avrà la forza, però, di affrontare tale prova perchè solo la punizione sanerà l’errore.
La morale un po’ bigotta alla base dell’opera non nasconde una regia sontuosa ed un direzione artistica sontuosa. I costumi e la scenografia sono elementi essenziali nella visione dell’opera diretta benissimo da Rapper. Peccato per la convenzionalità della trama e per i dialoghi un po’ troppo affettati. Nel doppiaggio originale si ha peraltro la fortuna di sentire la Pagnani prestare la voce alla protagonista Bette Davis.
Da sottolineare la fotografia splendida di Ernest Haller che lavora sulle tonalità dei bianchi e dei grigi con empito notevole.
