Faust

Il nostro parere

Faust (2011) RUS di Aleksandr Sokurov


Il Faust di Sokurov è un anonimo guidato da istinti semplici: fame, avidità, lussuria. Progetti sconvolgenti nascono nello spazio angusto e ristretto dove si affaccenda nella vita quotidiana.

Dopo aver esplorato tematiche legate al potere in opere come “Moloch” e “Taurus”, Alexandre Sokurov presenta “Faust”, un film che si distingue per la sua messa in scena e la sua fotografia, pur con una narrativa che lascia alcune perplessità. In concorso al Festival di Venezia 2011, questa adattamento parziale del romanzo di Goethe affronta il conflitto interiore di un uomo razionale, un medico, che si confronta con le sue pulsioni umane attraverso l’influenza di un personaggio diabolico, Mefistofele.

La regia di Sokurov è indubbiamente sontuosa. La fotografia, opera del francese Bruno Delbonnel, è di una bellezza mozzafiato, con scene che variano da interni angusti a vasti spazi aperti, creando veri e propri tableaux vivants. Ogni inquadratura è vibrante e dinamica, con una camera che non concede tregua, rendendo l’esperienza visiva continua e coinvolgente. Tuttavia, nonostante l’abilità stilistica, il film a volte sembra sacrificare la sostanza in favore di un’estetica opulenta.

“Faust” è un turbinio di idee e immagini, ma questa abbondanza può risultare opprimente. L’interazione tra Faust e Mefistofele è intensa, ma il continuo susseguirsi di stimoli visivi e narrativi porta a una sensazione di disorientamento piuttosto che di comprensione profonda. Mentre alcune scene, come quella dei bagni, colpiscono per la loro ricchezza e complessità, altre si perdono in una sorta di sovrabbondanza che potrebbe far sentire il pubblico sopraffatto.

Nonostante queste criticità, “Faust” riesce a trasmettere una riflessione sul desiderio e sul potere, con spunti interessanti che meritano di essere esplorati. La rappresentazione della bellezza e del potere sullo schermo è senza dubbio affascinante, e la figura femminile è liberata attraverso il lavoro, ma la narrazione complessiva fatica a mantenere un filo conduttore chiaro.

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