Divine – La fidanzata dell’altro

Il nostro parere

Divine – La fidanzata dell’altro (2020) GER/ITA di Jan Schomburg

Gregory è un giornalista televisivo inglese inviato a Roma per documentare l’elezione papale. È molto amato dalle spettatrici ma non si è mi innamorato e non è credente. Maria invece sta per farsi suora: le mancano tre giorni al noviziato, cosa che fa inorridire sua madre, comunista radical chic con un attico dalla vista mozzafiato. L’amore sarà contrastato dal divino?

Il film cerca un tono surreale ma dopo un po’ diventa improponibile. E’ un attimo passare dalla provocazione al cattivo gusto e Schomburg impiega poche scene per tuffarvisi dentro. Le battute diventano presto insostenibili come la storia raffazzonata e confusa.

Ad appesantire il tutto, una serie di clichè e una Roma caricaturale che vede anche la presenza anche di mendicanti per la strada come ai tempi del neorealismo. Lasciamo perdere poi il giornalista ateo che non si è mai innamorato (sic!) e la novizia che ama Dio, il sesso e ha solo amici gay. Gli attori peraltro non ne escono male.

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