Criminali come noi (2019) ARG di Sebastian Borensztein
In un paese, un gruppo di vicini si organizza per acquistare silos abbandonati e alleviare la crisi che affrontano quotidianamente. Tuttavia, diventano vittime di una truffa ordita da un avvocato che, con l’aiuto di un banchiere, li depreda di tutti i loro soldi.
Si definiscono tonti (giles come nel titolo originale) i protagonisti di questa storia o se preferite eroi, non certo criminali come propone la versione italiana che un po’ inganna sul percorso dei personaggi. E’, invece, un classico heist movie che cerca di conciliare la commedia con l’analisi sociale e le storture dell’economia argentina, più volte sull’orlo del fallimento (se non fallita vera e propria) ma sempre a discapito dei più poveri e emarginati.
Un po’ brutti, un po’ sporchi ma mai cattivi i nostri “tonti” riusciranno a realizzare un loro improbabile piano in mezzo ad una natura ancora un po’ selvaggia dove i sentimenti, per quanto arcaici, sopravvivono. Forse innocua, ma riuscita nella caratterizzazione dei personaggi; forse semplice, ma azzeccata nel suo sviluppo quest’opera impone il senso dell’appartenenza,del gruppo, della lealtà e dell’amicizia.