City of lies (2019) USA di Brad Furman
Jackson è un reporter che, due decenni dopo i fatti di cronaca, rintraccia Russell Poole, il detective che lavorò sull’omicidio di Tupac nel 1997. I due, per quanto molto diversi fra loro, sono ugualmente intenzionati a far venire a galla la verità. E fanno squadra per far emergere il ruolo della polizia corrotta di Los Angeles nel depistaggio delle indagini.
Film debole e confuso che non dice assolutamente nulla di nuovo sugli omicidi di Tupac e Notorious, rimestando solo alcune teorie senza mordente e forza. Non c’è infatti ombra di tensione e di attesa nello sviluppo dell’opera. Anche l’interpretazione dei due grandi attori risente della sceneggiatura stanca e poco efficace. Depp recita, una volta tanto, per sottrazione evitando buffonerie e smorfie; paradossalmente, però, sembra completamente fuori luogo poichè è il contesto che manca. Non c’è, infatti, thriller, la ricostruzione storica è appena accennata ed il quotidiano dei personaggi viene svilito e ridotto ai minimi termini.
Senza sapere cosa è, diventa difficile saper andare nella giusta direzione. E questo film non ha direzione.
