Casa Howard

Il nostro parere

Casa Howard (1992) UK di james Ivory


“Casa Howard” segue le vicende delle famiglie Schlegel, Wilcox e Bast nell’Inghilterra edoardiana. Le idealiste sorelle Schlegel, Margaret e Helen, cercano di connettersi con i pragmatici Wilcox e di aiutare il giovane e povero impiegato Leonard Bast. Le tensioni di classe e le dinamiche familiari culminano quando Margaret eredita Casa Howard dai Wilcox, scatenando conflitti che portano a tragiche conseguenze, ma anche a una risoluzione inaspettata e significativa.


Diretto da James Ivory e tratto dal romanzo omonimo di E.M. Forster, è un’opera cinematografica che esplora con profondità e complessità le dinamiche sociali e morali di un’Inghilterra in transizione. Con un cast eccellente, tra cui Anthony Hopkins, Emma Thompson, Helena Bonham Carter e Vanessa Redgrave, il film riesce a catturare l’essenza del periodo e le tensioni tra le classi sociali.

La sceneggiatura di Ruth Prawer Jhabvala riesce a distillare i temi centrali del romanzo, nonostante qualche sacrificio nella fedeltà al dialogo originale di Forster. L’ambientazione storica è resa magnificamente, con una particolare attenzione ai dettagli che riportano lo spettatore agli inizi del XX secolo. I costumi e le scenografie, marchio di fabbrica delle produzioni di Ivory, sono straordinariamente evocativi.

Le performance degli attori sono notevoli. Anthony Hopkins nel ruolo di Henry Wilcox offre una rappresentazione convincente di un uomo intrappolato nel mantenimento dello status quo, mentre Emma Thompson brilla come Margaret Schlegel, una donna divisa tra il senso del dovere e il desiderio di giustizia sociale. Samuel West, nei panni di Leonard Bast, fornisce una performance toccante di un uomo la cui vita è in balia delle forze sociali ed economiche.

Il film affronta temi ancora rilevanti oggi, come la disparità economica e l’ingiustizia sociale, attraverso la lente della storia personale dei suoi personaggi. La rappresentazione dei Bast come moralmente superiori e la critica sottesa ai Wilcox, che incarnano avidità e ipocrisia, aggiunge una dimensione critica alla narrazione.

Nonostante la struttura episodica possa a tratti risultare frammentaria, il film riesce a mantenere l’attenzione dello spettatore grazie alla profondità delle sue tematiche e alla qualità delle interpretazioni. La modernità emergente, rappresentata dai riferimenti alle suffragette e ai nuovi mezzi di trasporto, crea un ponte con le preoccupazioni contemporanee, rendendo il film di Ivory non solo un ritratto di un’epoca passata, ma anche una riflessione sui cambiamenti e le sfide del presente.

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