Bene ma non benissimo (2018) ITA di Francesco Mandelli
Dopo aver perso il lavoro, il padre di Candida decide di trasferirsi con lei da un piccolo paesino della Sicilia a Torino. Nonostante la nostalgia di casa, la ragazzina è costretta ad adattarsi alla nuova vita.
Esordio alla regia per Mandelli da solo, senza il suo partner Biggio con cui aveva dato vita a I soliti idioti (programma televisivo e poi film) con una commedia adolescenziale un po’ troppo striminzita nella trama e nei contenuti.
L’ingenuità nella recitazione dei ragazzi si accoppia ad una sceneggiatura superficiale che procede per clichè, delineando personaggi monotoni e poco significativi. La simpatia della ragazzina protagonista è una salvezza per le battute didascaliche assegnatele così come tutti gli eventi narrati.
Se si eccettua il padre della ragazzina, un bravo Rosario Terranova, tutti gli altri non sanno dare sostanza a personaggi vuoti. Gioele Dix, con il suo sano professionismo, va a ripescare il suo sketch teatral-televisivo (l’automobilista inc…. ato nero) per rendere un minimo credibile il suo ruolo.
Eppure Mandelli ha dei momenti molto interessanti. Alcune riprese denotano un gusto non comune che con un testo migliore, forse, poteva dare risultati migliori. Nell’attesa di altro, però, si deve constatare la pochezza di questa favoletta.