Bad boys (1995) USA di Michael Bay
Due poliziotti devono recuperare 100 milioni di dollari di eroina prima della chiusura del dipartimento. Con le ore contate seguono un capobanda nei bassifondi di Miami, schivando proiettili e malviventi. Una testimone può identificare il sospettato.
Il cinema di Michael Bay è così: molte scene d’azione, battute più o meno riuscite, esplosioni a non finire, ralenti, zero logica nella costruzione della storia. Non si può pretendere altro neanche nella direzione degli attori, spesso burattini funzionali all’effetto mirato dal regista, abbandonati in fase di montaggio dove si scelgono magari i ciak poco riusciti.
Ne escono tutti male, compreso Will Smith che nel resto della carriera ha fatto ben di meglio, sia una splendida Tea Leoni, bellissima ma rigida nell’interpretazione, magari per l’imbarazzo di dover pronunciare certe frasi o nel dare credibilità ad una che va a sfidare i trafficanti di droga sul tacco 15 e con un tubino talmente corto che si immaginava tutto.