Anime nere (2014) ITA di Francesco Munzi
Vincitore dell’ultimo David di Donatello come miglior film (e di altri 8 per la verità), l’opera di Munzi è un film teso, forte, duro e difficile da accettare. Si muove tra l’oscurità dell’anima e la violenza del reale, tra la dimensione della tragedia ed il racconto asciutto di un mondo a parte che domina la scena malavitosa di gran parte del sud.
Non vi sono personaggi positivi, non ci sono raggi di luce, ma solo un mondo malato, corrotto che non ha più valori morali e crede di spacciare per tali il sopruso, la crudeltà, la bestialità.
Munzi sceglie toni scurissimi, spegne i colori con la fotografia di Vladan Radovic (da citare) per raccontare la devastazione dell’anima, ancora prima del corpo, per spiegare con il non detto cosa significa essere pervasi da una cultura mafiosa che non lascia scampo e speranza.