Il Cinema Novo è stato un movimento cinematografico brasiliano, attivo prevalentemente tra gli anni ’50 e ’70, che ha segnato profondamente la cultura e la storia del cinema latinoamericano e mondiale. Con radici nel neorealismo italiano e influenze dal movimento francese della Nouvelle Vague, il Cinema Novo si sviluppa come risposta alle ingiustizie sociali e alla necessità di dar voce alla realtà brasiliana autentica. Il movimento si caratterizza per l’estetica del “miserabile” (chiamata anche “estetica della fame”), puntando a ritrarre la vita quotidiana delle classi più povere del Brasile in modo crudo e realistico.
L’idea era quella di utilizzare il cinema come strumento di denuncia sociale e di riflessione sulla condizione socio-economica del Paese, rivolgendosi a un pubblico vasto e promuovendo al contempo una nuova identità culturale brasiliana. Fra i temi più frequenti figurano le disuguaglianze sociali, la lotta per la terra, il conflitto tra tradizione e modernità e la rappresentazione della vita delle comunità marginalizzate.
Il Contesto Storico e i Principi del Movimento
Il Cinema Novo prende piede in un periodo di trasformazione e crisi in Brasile. L’influenza dell’industrializzazione, la crescita delle città e la persistenza delle disuguaglianze sociali alimentano il bisogno di un cinema che rappresenti fedelmente le complessità del paese. I registi del movimento rigettano l’intrattenimento commerciale e si oppongono all’influenza dominante del cinema hollywoodiano, trovando invece ispirazione nei movimenti socialisti e nella ricerca di un’identità brasiliana autentica.
In molti casi, questi film non seguono una narrazione lineare, utilizzando invece tecniche innovative che si concentrano sull’impatto emotivo delle immagini, su simbolismi e su sequenze oniriche, sperimentando con lo stile cinematografico per rispecchiare la realtà caotica e frammentata del Brasile.
I Principali Registi del Cinema Novo
Glauber Rocha (1939-1981)
Considerato il principale teorico e ideologo del Cinema Novo, Glauber Rocha è autore di un manifesto, “Estética da fome” (Estetica della fame), che rappresenta la sintesi della visione del movimento. Tra i suoi film più celebri vi sono Deus e o Diabo na Terra do Sol (1964) e Terra em Transe (1967), che esplorano temi come la povertà e la lotta per il potere. Le sue opere sono caratterizzate da un linguaggio simbolico e da una forte componente politica.
Nelson Pereira dos Santos (1928-2018)
Considerato uno dei precursori del movimento, Nelson Pereira dos Santos ha dato il via alla corrente con Rio, 40 Graus (1955) e Vidas Secas (1963), ispirato al romanzo di Graciliano Ramos. Il suo lavoro è noto per l’approccio realistico e per la volontà di rappresentare le sfide sociali e ambientali che affliggono la popolazione brasiliana. Dos Santos è stato un pioniere nel ritrarre la povertà e la fame come fenomeni strutturali e non semplicemente occasionali.
Ruy Guerra (1931-)
Nato in Mozambico ma naturalizzato brasiliano, Ruy Guerra è uno dei registi più iconici del Cinema Novo. Il suo film Os Fuzis (1964) ha vinto il premio della critica al Festival di Berlino ed è uno dei lavori che meglio rappresentano la poetica del Cinema Novo, con una trama che esplora il conflitto tra ricchi e poveri e il ruolo delle forze dell’ordine come oppressori.
Joaquim Pedro de Andrade (1932-1988)
Joaquim Pedro de Andrade è celebre per il suo lavoro Macunaíma (1969), una critica satirica alla società brasiliana. Il film mescola ironia e surrealismo, esplorando il carattere contraddittorio della cultura brasiliana e sfidando gli stereotipi tradizionali. Andrade si distingue per il suo stile eclettico e l’abilità di combinare l’umorismo con la critica sociale.
Carlos Diegues (1940-)
Carlos Diegues, conosciuto anche come Cacá Diegues, è stato una figura di spicco del Cinema Novo e ha contribuito a espandere il movimento. Tra i suoi lavori più noti vi sono Ganga Zumba (1963) e Bye Bye Brasil (1979). Diegues ha affrontato temi legati alla cultura afro-brasiliana e all’identità nazionale, esaminando anche le conseguenze dell’industrializzazione sul popolo brasiliano.
Filmografia Essenziale del Cinema Novo
- Rio, 40 Graus (1955) di Nelson Pereira dos Santos
- Deus e o Diabo na Terra do Sol (1964) di Glauber Rocha
- Vidas Secas (1963) di Nelson Pereira dos Santos
- Os Fuzis (1964) di Ruy Guerra
- Terra em Transe (1967) di Glauber Rocha
- Macunaíma (1969) di Joaquim Pedro de Andrade
- Ganga Zumba (1963) di Carlos Diegues
- Dragão da Maldade Contra o Santo Guerreiro (1969) di Glauber Rocha
- Bye Bye Brasil (1979) di Carlos Diegues
Bibliografia sul Cinema Novo
- Johnson, R. (1984). Brazilian Cinema. University of Texas Press.
- Rocha, G. (1971). Revolutionary Cinema in Latin America. Praeger Publishers.
- Nagib, L. (2003). The New Brazilian Cinema. I.B. Tauris.
- Xavier, I. (1997). Allegories of Underdevelopment: Aesthetics and Politics in Modern Brazilian Cinema. University of Minnesota Press.
- Shaw, D., & Dennison, S. (2007). Brazilian National Cinema. Routledge.
Siti Web Rilevanti
- Enciclopédia Itaú Cultural Cinema: Una panoramica storica e artistica sul cinema brasiliano, comprese le schede dei principali registi e film del Cinema Novo.
- Cinemateca Brasileira: L’archivio cinematografico nazionale brasiliano, che conserva e promuove film storici e culturali, inclusi molti titoli del Cinema Novo.
- Fundação Cultural Casa de Rui Barbosa: Risorse e materiali sul Cinema Novo, oltre a contenuti critici sui movimenti culturali brasiliani.
- Revista de Cinema: Rivista di critica cinematografica brasiliana, con articoli storici e analisi su movimenti come il Cinema Novo.
L’Eredità del Cinema Novo
Il Cinema Novo ha profondamente influenzato il cinema latinoamericano e mondiale, aprendo la strada a un nuovo modo di fare cinema che metteva al centro il realismo e l’impegno politico. Movimenti successivi, come il cinema argentino degli anni ’80 e ’90, hanno adottato un approccio simile, mentre il cinema brasiliano contemporaneo continua a trarre ispirazione da questo periodo, affrontando questioni di ingiustizia sociale e ambientale. Oltre alla sua importanza come fenomeno cinematografico, il Cinema Novo ha rappresentato anche un atto di resistenza culturale, facendo della narrazione una forma di lotta.