To catch a Killer – L’uomo che odiava tutti (2023) USA di Damian Szifron
Un’agente di polizia talentuosa ma assai problematica viene reclutata dall’investigatore capo dell’FBI per aiutare a profilare e rintracciare un individuo disturbato che terrorizza la città, massacrando senza alcuna logica le persone che incontra.
Il thriller, co-scritto da Szifron insieme a Jonathan Wakeham, cerca di utilizzare la formula del film sui serial killer per criticare i sistemi in fallimento, prendendo di mira tutto, dai politici all’FBI, dai dipartimenti di polizia ai media, dai fascisti nazionalisti al complesso militare-industriale fino alla NRA e alla limitata accessibilità alle cure mentali in America. Tuttavia, le ambizioni del film superano le sue capacità. Sebbene l’immaginario creato da Szifron e dal direttore della fotografia Javier Juliá sia stilisticamente accattivante e ben illuminato, l’opera è ostacolata da una trama troppo complessa e personaggi poco sviluppati.
Eleanor, interpretata da Shailene Woodley, viene introdotta in modo simile al personaggio di Angelina Jolie in “Il collezionista di ossa” del 1999, un film decisamente superiore in questo genere. Dopo essere arrivata sulla scena di una sparatoria, un appartamento nelle vicinanze esplode. La sua prontezza di riflessi la porta a far registrare tutti i volti delle persone che fuggono, nel caso in cui il colpevole fosse tra loro. Tuttavia, il fatto che il copione non utilizzi questo momento per dire qualcosa sullo stato attuale della sorveglianza rimane un’ovvia mancanza.
Più interessante il personaggio di Lammark grazie alla buona prova di Mendelsohn anche se paga i dialoghi un po’ verbosi e troppo didascalici.
Eleanor è presentata come una “Clarice Starling moderna”, ma Woodley sembra fuori dalla sua portata in questo ruolo. Scene in cui torna nel suo appartamento spoglio, che condivide con un gatto di cui non conosciamo il nome, per farsi un bagno pensierosa, nuotare da sola in una grande piscina olimpionica o camminare da sola per le strade di notte dovrebbero dipingerla come una solitaria, ma finiscono per sembrare una parodia di questo tipo di personaggio.