Naufragi (2020) ITA di Stefano Chiantini
Maria è imprevedibile, fragile mentalmente, ma piena di amore per la sua famiglia. La morte improvvisa del marito cambia tutto e Maria deve lottare con le sue sole forze per tenere unita la famiglia.
Basta rifilare donne fragili e psicolabili a Micaela Ramazzotti: non lo merita! Basta chiederle di fare sempre la svampita, madre da poco, ripetitiva e banale nelle sue manifestazioni esteriori! Basta!
E che non sia più necessario lo dimostra ampiamente la seconda parte del film che è la meglio riuscita e in cui tutto poggia sulle sue spalle. Passata dalla finta commedia al dramma, spogliatosi della sovrastruttura che le hanno poggiato ingiustamente, l’attrice diventa convincente, regge lo schermo e una sceneggiatura esile e troppo limitata. Bella la fotografia, però.