Kings (2017) USA di Deniz Gamze Erguven
Una madre sola in un quartiere multietnico di Los Angeles si allea con l’unico vicino bianco quando nel 1992 scoppiano in città i violenti disordini legati al caso di Rodney King.
Erguven, autrice franco-turca sbarcata in America, affronta il tema scottante delle rivolte losangeline dopo il pestaggio di Rodney King con tono frenetico e compresso, cercando un realismo spinto sia nel taglio delle riprese che nel registro interpretativo degli attori. Ne esce, invece, un ritratto sommario di quei giorni in una confusione narrativa che non rende merito agli attori, soprattutto la Berry limitata in un continuo susseguirsi di scene al limite dell’isteria. La donna gestisce da sola una serie di bambini e ci si chiede come faccia a farlo, vista la sua continua ansia e i comportamenti vagamente disfunzionali.
I rapporti tra i due personaggi principali non sono poi a fuoco e si evolvono in modo inconsulto, aiutati dagli eventi che sconvolgono la città ma poco spiegati dal punto di vista strutturale. I buoni propositi lasciano presto spazio alla confusione.