Dead Shot – Vendetta disperata

Il nostro parere

Dead shot – Vendetta disperata (2023) UK di Tom e Charles Guard


Sopravvissuto all’assassinio della moglie incinta da parte di un sergente britannico, a un ex paramilitare non resta che la vendetta, consumata tra le strade buie e paranoiche della Londra degli anni Settanta.


“Dead Shot” si immerge in un periodo tumultuoso della storia irlandese, portandoci negli anni ’70 quando il conflitto tra l’IRA e l’esercito britannico era al culmine, mietendo numerose vittime. Il film, diretto da Tom e Charles Guard, sceglie di concentrarsi su due figure emblematiche di questo scontro: O’Hara, membro dell’IRA, e Tempest, soldato dell’esercito britannico.

Il film si distingue per la sua capacità di evidenziare la fragilità del processo di pace e la complessità delle motivazioni personali dei protagonisti. Mentre O’Hara è spinto dalla fede nel suo obiettivo, Tempest è un esecutore di ordini che lentamente inizia a mettere in discussione il senso delle sue azioni. La trama mostra con efficacia come la violenza coinvolga non solo i diretti partecipanti, ma anche le persone a loro vicine, con Carol che diventa una vittima innocente e Ruth, la compagna di Tempest, che rischia lo stesso destino.

“Dead Shot” è un mix di dramma e thriller, con una forte enfasi sull’atmosfera piuttosto che sull’azione. Contrariamente a molti film di vendetta, non ci troviamo di fronte a un protagonista che attraversa una scia di distruzione. O’Hara, infatti, si trova spesso in una posizione di attesa, mentre continua a pianificare le operazioni dell’IRA.

Questo approccio più riflessivo potrebbe non soddisfare chi cerca un’azione incessante. Ci sono poche scene di tensione pura, con i registi che preferiscono costruire un’atmosfera densa e carica di significato. Il film non prende posizione, lasciando il pubblico senza una chiara parte da sostenere. “Dead Shot” cerca di illustrare la disperazione e l’incertezza dei suoi personaggi anche se non riesce ad emergere da una professionale opera tutt’altro che disprezzabile ma non particolarmente significativa. Colonna sonora invadente e fastidiosa.

 

 

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